Music In Action
La musica, il linguaggio metaforico con cui ho cominciato a fare formazione esperienziale. sono passati circa venti anni ed oltre quattrocentomila professionisti da tutto il mondo, di tutte le funzioni.
La musica diventa occasione di aggregazione, confronto, emozione, voglia di condivisione.. scoperta.
I partecipanti sono gli assoluti protagonisti di un’esperienza divertente ed emozionante, vissuta sempre in modo diretto ed attivo e mai da spettatori.
Questo format musicale è innanzitutto un’occasione di conoscersi e confrontarsi in modo attivo e divertente. I partecipanti vivono l’esperienza diretta di costruire un vero e proprio spettacolo musicale, colorato, originale e sorprendente. Il passaggio fondamentale avviene quando si passa dallo stare su uno stesso tempo meccanicamente, al momento in cui CI SI percepisce INSIEME. E’ un momento fisico, in cui il cambio di consapevolezza del partecipante noi possiamo vederlo dal palco. Cambiano gli sguardi, i sorrisi e l’azione si fa sempre più convinta. E’una sperimentazione reale e diretta di EMPATIA DI SQUADRA.
Ogni partecipante viene dotato di uno strumento percussivo professionale.
Partendo da un livello di competenze specifiche pressoché inesistenti il risultato ottenuto genera una forte carica energetica. La sfida proposta consente di vivere il raggiungimento dell’obiettivo come rappresentazione dello spirito di conquista attraverso un risultato di gruppo.
Con effetto di assoluta sorpresa, l’attività porta i partecipanti ad un elevato livello emozionale lasciando un ricordo positivo.
La musica diventa occasione di aggregazione, confronto, emozione, voglia di condivisione.. scoperta.
I partecipanti sono gli assoluti protagonisti di un’esperienza divertente ed emozionante, vissuta sempre in modo diretto ed attivo e mai da spettatori.
Questo format musicale è innanzitutto un’occasione di conoscersi e confrontarsi in modo attivo e divertente. I partecipanti vivono l’esperienza diretta di costruire un vero e proprio spettacolo musicale, colorato, originale e sorprendente. Il passaggio fondamentale avviene quando si passa dallo stare su uno stesso tempo meccanicamente, al momento in cui CI SI percepisce INSIEME. E’ un momento fisico, in cui il cambio di consapevolezza del partecipante noi possiamo vederlo dal palco. Cambiano gli sguardi, i sorrisi e l’azione si fa sempre più convinta. E’una sperimentazione reale e diretta di EMPATIA DI SQUADRA.
Ogni partecipante viene dotato di uno strumento percussivo professionale.
Partendo da un livello di competenze specifiche pressoché inesistenti il risultato ottenuto genera una forte carica energetica. La sfida proposta consente di vivere il raggiungimento dell’obiettivo come rappresentazione dello spirito di conquista attraverso un risultato di gruppo.
Con effetto di assoluta sorpresa, l’attività porta i partecipanti ad un elevato livello emozionale lasciando un ricordo positivo.
La percussione corporea
La percussione corporea è usata come una proposta pedagogica basata sull’utilizzo del corpo come strumento musicale.
L’esplorazione dei suoni prodotti dal corpo è il punto di partenza di questa ricerca. Battimani, schiocchi, pacche sul petto, risorse vocali, e vari altri suoni, sono legati nella produzione di ritmi e melodie. Tramite l’apprendimento di ritmi e giochi d’improvvisazione, l’alunno affina tanto il proprio coordinamento motorio quanto la capacità di creare, ascoltare ed interagire in un gruppo. Partendo dal corpo, l’allievo sviluppa anche la conoscenza della percussione, interiorizzando questo nuovo linguaggio per essere sviluppato successivamente con tutti gli altri strumenti.
-Promuovere l’apprendimento dell’ampio repertorio di suoni che possono scaturire dal nostro corpo.
-Stimolare la capacità di memorizzare, di concentrarsi e di assimilare il ritmo a livello corporeo.
-Sviluppare il coordinamento motorio e della percezione ritmica, melodica e armonica.
-Sviluppare la capacità di creazione musicale spontanea tanto individualmente quanto nel gruppo.
La percussione corporea
La percussione corporea è usata come una proposta pedagogica basata sull’utilizzo del corpo come strumento musicale.
L’esplorazione dei suoni prodotti dal corpo è il punto di partenza di questa ricerca. Battimani, schiocchi, pacche sul petto, risorse vocali, e vari altri suoni, sono legati nella produzione di ritmi e melodie. Tramite l’apprendimento di ritmi e giochi d’improvvisazione, l’alunno affina tanto il proprio coordinamento motorio quanto la capacità di creare, ascoltare ed interagire in un gruppo. Partendo dal corpo, l’allievo sviluppa anche la conoscenza della percussione, interiorizzando questo nuovo linguaggio per essere sviluppato successivamente con tutti gli altri strumenti.
-Promuovere l’apprendimento dell’ampio repertorio di suoni che possono scaturire dal nostro corpo.
-Stimolare la capacità di memorizzare, di concentrarsi e di assimilare il ritmo a livello corporeo.
-Sviluppare il coordinamento motorio e della percezione ritmica, melodica e armonica.
-Sviluppare la capacità di creazione musicale spontanea tanto individualmente quanto nel gruppo.
Il coro
La proposta condensa le più divertenti ed originali attività legate all’utilizzo della voce. E qui l’incontro con il Maestro Gianluca Sambataro ha permesso la creazione di un format davvero entusiasmante: nel processo e nel risultato.
Un modo originale, contagioso, emozionante per creare aggregazione e coesione e per lavorare sulla comunicazione. Ascolto, feedback, auto-esplorazione sono i punti di riferimento dell’attività.
Attraverso la metafora del coro il fine è condividere un’esperienza in cui i partecipanti siano gli assoluti protagonisti. Si parte da un lavoro in cui meccanicamente si agisce insieme per arrivare a percepire di “essere insieme”. Si arriva ad un punto in cui l’empatia è tangibile e riconoscibile. Questo cambia la memoria di un team in termini di collaborazione.
Il programma consente di lavorare sulla capacità di ascolto di brani musicali, l’ascolto fra le persone, il prendere confidenza con la propria voce, il timbro, il volume fino alla vocalizzazione dei sentimenti e delle dinamiche interne al gruppo.
Obiettivo indotto è quello di favorire una reale e proficua integrazione di un team di lavoro. E del superamento dei limiti individuali( considera che la maggior parte dei presenti è convinto di NON poter cantare) grazie al lavoro con i colleghi.
Il dinamismo delle attività permette di lavorare su temi quali la gestione dello stress e dell’aggressività, lo sviluppo di capacità progettuali, la valorizzazione delle diversità ed il lavoro sulle differenze.
La creazione di un coro, permette attraverso la sperimentazione vocale di accomunare personalità convergenti e divergenti sia in senso orizzontale – collaboratori più stretti, che in senso verticale – gerarchico.
E comunque lavorare con Gianluca è un’esperienza che tutti i team dovrebbero fare.
Il coro
La proposta condensa le più divertenti ed originali attività legate all’utilizzo della voce. E qui l’incontro con il Maestro Gianluca Sambataro ha permesso la creazione di un format davvero entusiasmante: nel processo e nel risultato.
Un modo originale, contagioso, emozionante per creare aggregazione e coesione e per lavorare sulla comunicazione. Ascolto, feedback, auto-esplorazione sono i punti di riferimento dell’attività.
Attraverso la metafora del coro il fine è condividere un’esperienza in cui i partecipanti siano gli assoluti protagonisti. Si parte da un lavoro in cui meccanicamente si agisce insieme per arrivare a percepire di “essere insieme”. Si arriva ad un punto in cui l’empatia è tangibile e riconoscibile. Questo cambia la memoria di un team in termini di collaborazione.
Il programma consente di lavorare sulla capacità di ascolto di brani musicali, l’ascolto fra le persone, il prendere confidenza con la propria voce, il timbro, il volume fino alla vocalizzazione dei sentimenti e delle dinamiche interne al gruppo.
Obiettivo indotto è quello di favorire una reale e proficua integrazione di un team di lavoro. E del superamento dei limiti individuali( considera che la maggior parte dei presenti è convinto di NON poter cantare) grazie al lavoro con i colleghi.
Il dinamismo delle attività permette di lavorare su temi quali la gestione dello stress e dell’aggressività, lo sviluppo di capacità progettuali, la valorizzazione delle diversità ed il lavoro sulle differenze.
La creazione di un coro, permette attraverso la sperimentazione vocale di accomunare personalità convergenti e divergenti sia in senso orizzontale – collaboratori più stretti, che in senso verticale – gerarchico.
E comunque lavorare con Gianluca è un’esperienza che tutti i team dovrebbero fare.